28/06/10

Eph's lil questions 'bout life 3

Esattamente, dopo quante volte il passar davanti al bar della tua ex migliore amica, per vedere se c'è, diventa stupido?

27/06/10

Broken heartbeat song

Comunque si, Pelayo Diaz mi fa na cippa. E: CF è andato con Mn! hahah mi sento quasi onorato della mia verginità. Cioè ora ti inoltro un altro messaggio. altro messaggio: Cioè. La Mati gli fa: dai vieni dentro al rock. Lui: no, sono troppo vestito gay x venire. Mati: beh..e mi tocca la gamba. Lui: beh lui è un caso perso. Forse io riesco a tornare etero. Lui no. E io ero tipo *stai parlando con me?*
C: CF fino a due anni fa andava in giro con un ciuffo fucsia e un cilindro in testa. E ho detto tutto.
C: Ma cosa vuol dire "forse io riesco a tornare etero" ?? Ma è una cosa che non ha senso..non è che ti sforzi e spingi torni etero.
E: Io stasera sono malapena riuscito a sforzarmi a spingere per fare la cacca.
C: Io ci sto provando anche adesso ma è uscita a malapena una scoreggina mini.

Skap dice che sembravamo un gruppetto di teppisti, non so perchè, ma la cosa mi piace.
Baff, io so solo che prima di andare a letto, mangio 3 girelle con il thè alla pesca per togliermi il sapore in bocca. Il sapore della serata, si intende.
Lasciami leccare l'adrenalina.

XOXO
E.

23/06/10

Big (BANG) theory

Cominciamo con una citazione colta che mi sono appena inventato parafrasando lo slogan di un film: "Se la distanza tra sè e la felicità per le donne è due chili, per l'uomo sono quasi sempre tre centimetri". Ora che avete copiaincollato questa frase del secolo su tutti i vostri stati di Facebook, e i vostri amici sono convinti che sia una citazione dall'ultimo Sex and the City e si domandano in quale scena Samantha la pronunci, lasciate che approfondisca l'argomento. Un pene piccolo non è che crea problemi, non dà fastidio e dove (non) lo metti sta. E' tipo un comodino dell'Ikea, se arrivano ospiti non cercate di infilarlo nell'armadio, ma certo non vi sforzate di farlo diventare argomento di conversazione alla "A proposito di bambini dell'Uganda, avete visto come è scuro il mobile di design che abbiamo appena acquistato?".
Differentemente, un pene grande non ha bisogno di presentazioni, e generalmente permette un atteggiamento più casual, rilassato, perchè la vista di un tronco di pino secolare può distrarre quel tanto che basta anche dalla peggiore performance del secolo, quella in cui il momento migliore è quando avete incidentalmente infilato il gomito nello sterno del vostro partner.
Non che non si porti appresso i suoi problemi. Avete presente (e qui scendiamo giù giù fin dentro i cessi della discoteca del girone dantesco dove finiscono gli sboccati) fare sesso orale ad un superdotato? No? Peccato, o siete educante o siete stati colpiti dalla sfiga. Non considero l'ipotesi che siate brutti come un riporto tinto perché il problema è stato risolto per voi quando hanno inventato i Glory Holes. Ma torniamo attorno all'argomento. Fare sesso orale ad un (scegliete voi il temine) delle dimensioni della bombola di lacca Cielo Alto (ah, le nostre nonne lascive...) non è una esperienza piacevole, per quanto desiderabile e desiderata dalla maggior parte di lettori di questo articolo; e tu, si, proprio tu, se stai leggendo questo in compagnia dei tuoi parenti ti dò il permesso di negare sdegnosamente di essere nella parte dei desideranti. Poi però mi devi spiegare che ci fanno i tuoi nei paraggi, certe cose vanno fatte senza familiari attorno. Dove eravamo rimasti? Parlo di peni grossi e mi distraggo, perché?
Ah, si, la lacca nelle nonne. Sono convinto che nelle notti umide e buie si dedicassero ad altro che al rosario.
Il sesso orale è scomodo, ma i peni grandi non sono ottimali nemmeno "da indossare", specialmente quando le dimensioni sono notevoli anche da rilassati. L'unico motivo per cui vorrei lavorare in un ufficio è che non è possibile nascondere una verga storica dentro un pantalone di taglio classico. Nei jeans, magari con qualcosa in tasca, si può far passare il "Mario" per una comune piega dovuta alla postura. Coi pantaloni classici è peggio che essere nudi, pechè sembra che tutte le cuciture siano state costruite per un effetto freccia verso il bozzo centrale, come una mappa con la frecciona rossa "Voi vorreste essere qui". Lavorare così può essere davvero frustrante. Per tutti quelli che non sono lì ( o "non ancora lì") ovviamente.
Comunque, casomai desideraste allungare il vostro pene, potete provare con il Jes Extender. Costa svariati euri (tipo una duecentina) e va portato per ore ed ore (e per mesi e mesi) ma è uno dei più fighi sistemi a trazione, quelli suggeriti dagli andrologi, e permette di azzerare la distanza tra voi e la felicità. Chi sono io per impedire ciò? Tra l'altro corregge anche eventuali curvature del pene, ma questa è un'altra storia, e questo non è Shrek, dove Biancaneve ci va con Cenerentola. Non è successo? Sarebbe dovuto succedere, il terzo capitolo era un po' più fiacco dei primi.

XOXO
E.

21/06/10

Blonde Salad? No thanks, I prefer carbs.

Essì, il titolo dice tutto o niente. Come ben sapete questa è la settimana della moda maschile a Milano e tutte le/i fashion bloggers sono state invitate per presenziare alle varie sfilate (lo stesso dicasi per il Pitti che ha registrato la presenza di numerosi giovanissimi del mondo della moda).
Girano tuttavia strane voci su alcune di queste fashion bloggers, ed è giusto fare un pò di gossip, dal momento che la notorietà è arrivata anche per loro.

Cito testualmente ciò che riporta il blog http://levipere.com:
Grazie a due insider dalla capitale della moda, il Vipers riceve e pubblica quanto segue:
1) ‘Care Vipere, come al solito ho news importanti sulla fescion aicon di Cremona. Allora, come ben sapete, lei è “testimonial” di Frankie Morello. Oggi a Milano c’è stata la sfilata uomo del marchio e io ho partecipato. Il problema è che lei non c’era, contrariamente da quanto previsto. Ecco il retroscena: stamattina Chiara chiama uno dei ragazzi che lavorano per la sfilata (quello che ha avuto la sfortuna di trovarla, su incarico di Frankie Morello, semplicemente googlando “blog italia moda”) per dirgli che, dato che lei non ha potuto, avrebbe dovuto procurarle della rucola, che doveva usare per non si sa cosa durante la sfilata (promuovere Blonde Salad, ovviamente, ma non si sa come). Lui le ha risposto che, essendo impegnatissimo per la sfilata, non poteva andare al supermercato a comprargliela. Quindi lei si presenta alla sfilata, va dal capo del ragazzo (non so se Frankie Morello in persona) a lamentarsi dicendo: ‘Questo ragazzo doveva fare una cosa per me e non l’ha fatta’, così le viene chiesto al “colpevole”: “Ma tu le avevi promesso di farlo?” e lui dice: “No perché ero qui a lavorare alla sfilata”, quindi viene detto a Chiara: “Non siamo degli dei onnipotenti, eravamo impegnati”. E lei risponde più o meno (ovviamente sono frasi riportate, non prendetele come oro colato): ‘Io sono la blogger più famosa d’italia, se vi chiedo una cosa la dovete fare’. Loro, ovviamente, l’hanno sf….
2) Chiara Ferragni e Frankie Morello. Ecco come si sono svolte le cose, ciò che è successo: Chiara Ferragni arriva con Rik… Lei non parla. Lui in qualità di manager dice che lei essendo la blogger piu’ famosa e importante ha diritto ad avere un palco per i cazzi suoi, comunque deve avere visibilità e non rimanere anonimamente in mezzo agli sfigati. Lei continuava a dire ”Io non lo faccio così’, pensavo di avere un posto importante, non avevo capito che fosse stato cosi’” loro gli hanno detto, o fai così come tutti o niente. Lei risponde ”Io non lo faccio così, se non posso avere il palco allora mi fate sfilare prima della sfilata ufficiale, da sola” al chè le hanno detto “Ma perchè ti dovremmo far sfilare se è sfilata uomo? cosa xxx c’entri tu?” e lei ha cosi’ deciso che non lo voleva più fare e che a quel punto voleva avere un posto in prima fila. Le hanno detto che posti in prima non ce ne erano più visto che ormai era tardi. e dunque se ne è andata altezzosamente dicendo “xxx loro!” (sentito con le mie orecchie).
La storia della rucola (ha chiamato lo stagista incxxx chiedendogli di andarle a comprare della rucola) è vera ma non è per quello che lei se ne andata piuttosto per quanto ho raccontato sopra!’ 3) Pare che, non so quando, Frankie Morello le abbia dato una borsa (non so per cosa, magari proprio per la sfilata) e le abbiano detto che dopo avrebbe potuto tenersela. E lei ha risposto: “Ma dato che di borse ne ho già tante non potrei avere un abito?“…
Alla fine si sa che non più il Prof, neanche Berlusconi, nè Barbie e nemmeno Ronald McDonald governeranno il mondo, bensì i fashion bloggers, allora un pensiero nasce nella mia testa come un desiderio prima di spegnere le candeline, un desiderio che va espresso:
Chiara ti voglio bene.
(Per la foto si ringrazia TUMBLR, più esattamente Stefano: http://www.intheshadowplay.tumblr.com)

XOXO
E.

DIY of the day

This is very easy to do. Remember how upset you used to get when your tights ripped? Now you can wear them instead of throwing them out. Follow the trends the girls from LA in The Cobra Snake are wearing.
Maybe it is too much for you, but I assure you that if you do it well, some runners on your stockings will look très bien.

You need:


-A pair of tights. It can be any colour, but it looks better on black. You can use an old pair with previous runners on it, but if you want to buy new tights for this experiment, you can go to H&M, there are good quality tights just for 3 $.
-Pins

Steps:
1. Put the tights on. It will be better as the holes/runners will be at the exact place you want them to be, plus, the ripping is easier as the tights are stretched.
2. Take a pin and pull out a thread. Then, with your hands, pull the thread until a runner appears.
3. Stretch the fabric to extend the runner.

If you want it to look like this:
Just pull more threads with the pin to create paralell runners. This is my favourite effect, it looks like you bought it like that. Don't make any holes, it won't look too grunge.
For a more exaggerated look:

Now you can travel through the world actin like the lil J.
Njoy the ripped side of life.

XOXO
E.

20/06/10

Heartbeat Song

Se vogliamo che tutto cambi, tutto deve rimanere com'è. Qualcuno l'ha detto e io non mi sono segnato chi fosse. Staticismo per il cambiamento? Suona un po' sgaffo come ragionamento, agli antipodi dell'esperienza umana. Forse in qualche modo però è giusto come ragionamento. Tornare indietro non è mai servito a nulla, guardarsi indietro forse sì. Ma torniamo un attimo indietro a ieri sera. (flurpblblup è il suono del riavvolgere il nastro) Esco di casa che non ho voglia di uscire ma la M insiste e allora mi sforzo. Sono in ritardo come sempre e lei è già sotto casa, profumo ed esco di casa con le chiavi in mano, soldi in bocca, jeans in mano e sono in mutande per strada. Una maglietta devia dalla mia nudità. Mi vesto in macchina e dopo qualche ripetuta ascoltazione, dubito si dica ascoltazione ma va beh, arriviamo. Arriviamo, ci sediamo, parliamo, entriamo. My daily routine. Ed entriamo. E poi è successo tutto un po' in fretta e stringato. Vedo uno che mi piace, poi gli chiediamo se è gay e dice di no. La sua amica dice che me lo presenta ma si vergogna, allora vado io. Lo chiameremo A. A parla, io parlo, A dopo 30 minuti di chiacchiere inutili salta fuori dicendo che non cerca la morosA e allora vado a cercare la M per supporto morale. La trovo con M1 e D che le offrono di fare una cosa a 3, poi per non farmi sentire escluso la M fa notare che si sono anche io e allora l'idea diventa una cosa a 4 ma poi arriva la C che bacia la M e D bacia me, non ricordo bene il motivo. Allorchè lascio la M ballare in modo sinuoso sul dancefloor con la C e forse ci vanno anche un po' quando io mi siedo su una panchina, si perchè in sta disco ci sono le panchine da parco, proprio dentro, con la S e M1 poi così vado anche con M1 che però non sono sicuro fosse una limonata, ma va beh. Però è un ragazzo in più e ridiamo. Poi vedo la M che fa un bacio a 3 con M1 e D e io mi siedo di fianco perchè l'altra nostra amica, mai citata prima, è scomparsa allegramente. Allorchè arriva A che si siede di fianco a me. Ed io penso che sta cosa deve apparire molto come un baccanale. Allora M1, sapendo che mi piaceva A, dice che siccome tutti sono andati con tutti manchiamo solo io e lui allora per spronarlo a venirci con me dico che dopo potrà andare anche con la M, essendo lui "etero". Ci andiamo. Va con la M e poi io mi ritrovo seduto sul muretto fuori dai bagni che penso che è una serata proprio strana. Quando salta fuori l'altro amico del gruppo che chiameremo B. B di boh. Che, in cambio di un limone con una ragazza dopo ci verrà anche con me. Come un sacrificio ad un antico dio pagano. Le porto la M e poi bacia me, B, non la M. Il punto ora non è il fatto che così appaia tutto molto da..troia? Il punto è il pensiero. Mia mamma mi ha cresciuto, sono gay, non la disturba sta cosa, è molto aperta, ma alla fine del racconto era shockata. Non penso sia per il fatto che il suo piccolo cerbiatto Bambi stia diventando grande, ma a lei disturba la confusione sessuale generale del mondo. Io penso che la confusione sia la risposta. Se sei confuso devi scoprire l'elemento che ti da la risposta e per farlo devi indagare e se indagare ti apre la mente, ben venga. Di certo A, la M, M1, D, la C e B non saranno genitori che obbligheranno il figlio ad essere etero. Forse alcuni non avranno neanche un figlio perchè non potranno produrlo con un culo e un pene. Forse alcuni moriranno prima, ma di certo non saranno neanche quelle persone che picchieranno un gay perchè diverso. Alla fine meglio un po' di mononucleosi alla sera, che una costola rotta da un cretino.
Che comunque, io e la M abbiamo stilato una top4 dei miglior baci.
Perchè certe cose non passano.

XOXO
E.

14/06/10

Permis de conduire ma vie.

Al principio avevo un autista di famiglia che mi portava in giro senza problemi, era li per quello. Poi sono arrivati i 18 anni. Come tutti dicono, nulla di speciale. Nessun magico dono, nessun cambiamento visibile, soprattutto nessuna responsabilità tangibile. Solo tanti potrei in più. Sarà che sono del capricorno, sarà che sono fortunato ma quello che volevo fare l'ho sempre fatto. Chiamatelo destino, testardaggine o semplicemente soldi. Ho cercato ad ogni modo di ritardare i fottuti 18, mai voluti e mai cercati. Tutti che li spasmano in cerca di un senso di maturità. Sono come alle elementare la carta cromata di Zapdos, chi cazzo la voleva? Io avevo Cleffa, per di più cromato, e Jigglypuff ed ero a posto. Poi per qualche motivo mamma e papà hanno inziato a volere che facessi la patente. La patente?! Non ci sono portato e fa molto maschio. Ergo eviterei. Poi sono arrivati i 19. I diciannove si sono portati via la maturità, la scuola e ogni possibile impegno lasciandomi nella noia, quindi mi hanno tolto ogni possibile scusa per rimandare l'impresa. A 19 anni mi sono iscritto. Il lunedì 8 Febbraio 2010. E ci sono ancora dietro eh, non che mi abbia fretta di prenderla, la patente. Ho superato la teoria. Dalle lezioni del signor Valerio che Valerio non si chiama ho imparato che me lo sarei scopato alla grande, che un albanese ci ha provato con me e che io non ci capisco nulla di motori, precedenze e documenti della macchina. Ma l'ho superata, senza neanche un pompino a nessuno, anche perchè la tipa dell'esame era una lei, una lei con i pantaloni così aderenti che le facevano lo zoccolo di cammello. Presente, vero? Ora mancano solo due glec ad avere sta tesserina rosa. Se teniamo che una ha 17 anni, l'altra, che sarei io, dovrebbe darsi na mossa. Ed ora siamo alla guide. Perchè sto scoprendo che forse c'è più di quel che pensavo di me nel guidare. Ogni giorno ne scopro una. La prima volta ero li che aspettavo di salire in macchina e fumavo una sigaretta. Con me in macchina ci sarebbe stato anche l'albanese famoso. Mi avvicino con ancora 4 tiri da fare e aspetto. Poi lui si decide ad andare e apre lo sportello. Io dico: "No no" e gli mostro la sigaretta. Aspetta fermo. Allorchè butto la sigaretta per cortesia e gli indico di salire. Lui: "No, prima tu" e mi tiene lo sportello aperto e sorride. Salgo. Aspetto che si sieda di fianco a me ma no, chiude la portiera e va dall'altra parte. Ha chiuso la portiera e io ho chiuso con lui. Non che fosse mai iniziata nulla, ma la G ha notato come io abbia attentamento evitato un ragazzo che per la prima volta mi ha trattato in modo romantico, troppo, e gentile. Ho sempre evitato quelli facili da avere, quelli carini nei modi e quelli gay. La mia vita la voglio complicata, grazie. A metà tra un sudoku difficoltà 5 faccine e una partita a risiko. Ho notato che sono bravo a frenare ma non a partire. Sono stato bravo a chiudere alcune amicizia lunghe una vita, lunghe tanto tempo insieme e tante belle cose insieme. Ho frenato perchè stavamo andando troppo piano ultimamente e altre perchè stavamo andando troppo forte, così forte da perdere il controllo del mezzo. Ma ho sempre qualche difficoltà a partire. Quello strano gioco di piede frizione-accelleratore. Ed oggi la signora con la tinta oscena che fa le guide ce le aveva girate per conto suo e aggrediva me. Se ti agiti, influenzi me che poi è un casino perchè ce l'ho io il comando della macchina, tu dal tuo posto affianco puoi solo gestire le mie decisioni. E tra le tante cose si lamenta che io non so girare a sinistra. Partendo dal presupposto che le mie capacità di svoltare a destra sono pari a quelle di sinistra, non vedo come possa sbagliare una cosa tanto facile. Però non so, eh.. Prendo la curve di sinistra troppo strette, che quasi sfioro l'ostacolo, il muro o il marciapiede e come sempre sbatto contro qualcosa. Ci sbatto con il muso, che magari neanche dopo capisco lo sbaglio. Forse doveva succedere e bona, cosa potevo farci io? E poi ci sono le marce. Ora so infilarle bene, vanno da sole, devi solo seguirle. Mi chiedo se le marce non siano come le idee, se funzionano devi solo seguirle. Se non vanno, la macchina ti si spegne o il motore raschia, allora tu guardi il cambio e la tipa ti urla di non farlo e tu non sai che cazzo fare. Guidare è un po' come la vita. Dicevano pure che la vita è un percorso, bisogno godersi il viaggio, o qualcosa del genere. Bene. Io son felice che in una sola macchina ci siano almeno 3 specchi tutti per me.

Che poi la tipa delle guide ha notato che una lieve difficoltà a decifrare le parole destra e sinistra. E quando mi fa: Facciamo così, sinistra cuore, destra io. Ho capito che i suoi consigli sono come i miei, da evitare accuratamente. Dov'è il nesso tra le due cose?! Lo sanno tutti che se vuoi che io capisca ste cose devi dire: Mano con cui scrivi, mano con cui non scrivi. E soprattutto non mi piace seguire il cuore, quindi non ti lamentare se poi non metto la freccia o invece di svoltare vado dritto, al massimo vado in culo a quello davanti.

XOXO
E.

04/06/10

Kiss (my ass)

La terza opzione fra le penitenze, “baciare”, è sempre stata di gran lunga la più divertente, anzi, diciamo pure che le altre quattro servono solo a far volume quando l’obiettivo è uno e uno solo: arrivare alle labbra. Attorno al bacio si sprecano aforismi e scene cult tratte dai film, quelle che per effetto simpatico, solo a guardarle scatenano o scatenavano in noi il classico effetto “farfalle nello stomaco” quella alla "Oh, come vorrei un fidanzato invece di essere qui con la mia migliore amica grassa." Perchè sul bacio, come per gli assorbenti interni, si teorizza a lungo prima di praticarlo, c’è chi si allena con l’incavo della mano tra il pollice e l’indice, chi con lo specchio, chi (come disse una ragazza a Maria De Filippi cent’anni or sono) con le mozzarelle. Ma è con il bacio stesso che si impara a baciare e non ci vuole molto per passare dal timido “bacio a stampo” fino alla centrifuga. Per l'assorbente van bene tutte le opzioni sopra citate tranne la centrifuga. Oppure provate, ma non credo sarà un successone.
Io, negli anni, ho voluto sperimentare il bacio multietnico per apprendere i segreti del bacio alla francese, inglese, tedesco eccetera, come nei nuovi ristoranti dove si fondono tante cucine diverse, come nelle cerette o come nelle barzellette. Alla fine ho realizzato che il bacio funziona a tratti, a volte sì a volte baff. Baciare è un’arte: ognuno ci mette del suo, certo, altrimenti baciare persone diverse trasmetterebbe sempre la stessa sensazione. Ma esistono delle regole diciamo universali, oggettive, che se seguite per bene possono garantire un bacio (arrapante)piacevole. Le hanno stilate le certe qualune Emma Taylor e Lorelei Sharkey nella Nerve’s Guide to Sex Etiquette for Ladies and Gentlemen, per togliere i dubbi e perplessità di giovani (e anche meno giovani, vedi i tipi della pupa e il secchione) non tanto avvezzi a tale pratica o che evidentemente si son visti scappare i partner dopo il primo bacio.
Ecco le regole:
•non lecchiamoci le labbra prima di baciare l’altra persona. (non ci stiamo preparando a gustare gli addominali di Chris Evans)
•la lingua non va tirata fuori subito e di scatto (le fasi giuste in ordine sono: bocca chiusa, bocca aperta, un poco di lingua e poi lingua a profusione, meglio se non fino in gola)
•non allarghiamo la bocca più di quella del partner (se no si chiama: ingoiare una persona viva, tipo i serpenti.)
•non tocchiamo l’ugola con la lingua
•prima di tutto il romanticismo (se è il primo bacio, non buttiamo subito le mani alla ricerca di qualcosa da toccare che non sia il viso.. o il portafogli altrui)
•non tentiamo il primo bacio cogliendo di sorpresa l’altro: mandiamo prima dei segnali e cerchiamo di capire se ci sta (tipo chiederlo, l'ho sempre trovato romantico dopo una puntata di EverWood, ma la gente lo trova stupido. Non che io dica: chiedimi di baciarmi, ma quando lo consiglio agli altri poi tutti mi riportano che l'unica cosa uscita dalla bocca dell'altro è una risata)
•non afferriamogli la testa come a imprigionarlo: le carezze vanno bene, ma non devono essere costrittive (afferrare la testa è bene nei pompini, dal dentista, e nelle lotte tra ragazze nel fango)
•non abbandoniamoci a pianti isterici se l’altra persona ci rifiuta (o_o della serie: com'è che si chiama? Ce l'ho sulla punta della lingua. Ah si, dignità)
•se ci troviamo dopo il bacio vicino all’orecchio, proviamo a soffiare leggermente e a passare la nostra lingua sul lobo; se piace andiamo avanti, altrimenti allontaniamoci perchè non tutti gradiscono questo tipo di attenzioni (Oh quando Lele mi limonava l'orecchio intero, a volte mi domandavo se avesse scambiato quello per la mia faccia)
•usiamo mentine e gomme per mantenere l’igiene orale (oltre a lavarci sempre i denti), ma non esageriamo (limonare con la cicca è dura. Ogni qual mio bacio me lo ricordo preceduto dallo sputo di una cicca, credo che renda la cosa meno romantica. Ma la saliva che puzza di culo non mi piace.)
•evitiamo di baciare qualcuno se abbiamo l’herpes alle labbra
•non aspettiamo il bacio come saluto d’addio dopo il primo appuntamento (Quasi tutti, in realtà, limoniamo al primo appuntamento, è il biglietto da visita per il secondo. Ad ogni modo, fa molto telefilm aspettare. Credo che qualcuno lo faccia anche.)
•non usiamo troppa saliva (se no si chiama sputare.)
•non dimostriamoci troppo spavalde, ma nemmeno troppo timide (...)
Ora passiamo ai (musichetta)
CONSIGLI UTILI (PER GLI ACQUISTI)
1 Denti puliti e alito fresco: prima regola di un buon baciatore è mantenere i denti perfettamente puliti e avere un alito fresco. Poi partire con molta calma, sporgere gradualmente le labbra e dare tempo alla partner di rispondere, senza assalirla come per volerla mangiare. Occorre poi liberare la mente da ogni pensiero, ricordando che una delle migliori tecniche consiste nell'attorcigliare le labbra e stuzzicare di tanto in tanto il collo e i lobi degli orecchi. (Rewind. Attorcigliare le labbra, cioè? Ma soprattutto, il nesso tra quello e la mente libera? Ma forse è vero, una volta mi avevan detto che avrei dovuto come scrivere il mio nome con la lingua, il che è stato un flop. Non sapevo se avessi dovuto farlo in corsivo o stampatello. Ps: Se mi stuzzichi i lobi con le mani, ti chiami massaggiatore feng-shui.)
2 Respirare dal naso: il bacio profondo alla francese va gustato e, per poterlo fare a lungo, bisogna abituarsi a respirare dal naso. Se si vuole smettere, non staccare d'improvviso o, peggio, non fingere una crisi di soffocamento asciugando la bocca coni dorso della mano, ma chiudere lentamente le labbra come per fare una pausa. (La metà dei miei ex aveva le vie nasali deviate. Sentite quel suono (non) sexy? Beh benvenuti nei miei ricordi!)
3 Pausa di riflessione: prima di allontanarsi del tutto, aspettare di vedere se il partner vuole ricominciare oppure no. Se invece si è proprio stufi ci si può scostare gentilmente, ma anche in maniera brusca: quest'ultimo metodo può sembrare sconcertante ma è possibile trasformarlo nell'inizio di uno stuzzicante tira e molla. ("Tira e molla" hahaha)

COME BACIARE
Per prima cosa non avventatevi sulla bocca come se fosse un bignè. Comiciate a baciare leggermente le zone del viso in prossimità delle labbra, non fate come quando lo dovete prendere in bocca che così, per un motivo sconosciuto, incominci a baciare la fronte per arrivare dopo 35 minuti al pene. Mordicchiare può essere un variante che rompe la monotonia, ma ricordate che non sono due bistecche al sangue.
Bisogna attendere che labbra si dischiudano, non forzate gli eventi e fate delle pause. (una volta ho limonato Fin senza che aprisse la bocca.) E' il modo migliore per apprezzare davvero un bacio, soprattutto se si tratta del primo.
Una volta per tutte: non esiste il bacio standard, è un gioco tra i due. è un Gioco dell'oca senza il libretto delle istruzioni, se non quelle sopra riportate.
C'è sempre tempo per i dilemmi: occhi aperti o chiusi? Casto o porco? Il bacio sulla bocca è l'inizio. Poi potrete baciare anche tutto il resto, ogni qual cosa.
Ps: E come disse Samantha, nel nostro club baciamo e non lo diciamo (,come).

(Loro hanno appena iniziato il gioco)

(Loro, invece, son già passati dal via lanciando i dadi 2 volte. Insomma, hanno capito le regole)

XOXO
E.