23/09/10

Hell-o summer

Din din din! Il tempo passa e con lui porta il momento dei resoconti. Nel primo giorno d'autunno credo sia arrivato il momento giusto per un check up dell'estate. In estate cresciamo, o per lo meno in genere crescono i ragazzi sulle nostre liste, ci abbronziamo e dimagriamo perchè il caldo ci fa passare l'appetito. In estate qualcuno trova un lavoretto estivo per comprarsi, poi, una Marc Jacobs o il foulard di McQueen. Screw you! Io di ste cose non ne ho fatte mezza. Ma partiamo dal principio.
Tutto iniziò con il limonare 4 ragazzi etero una sera di Giugno, e lì capii che la mia estate sarebbe stata grandiosa, una di quelle epiche (si, ultimamente trovo che l'aggettivo epico sia davvero forte, anche in inglese, glielo infilo sempre in mezzo nei miei discorsi interiori in altre lingue e in qualche modo mi viene sempre in mente la scena di gg dove la piccola J porta al ballo delle debuttanti Nate e tutti dicono: Nate Archibald? He's epic!), una di quelle dove la mia agenda sarebbe stata colmata di cose che la mia mamma non dovrebbe leggere. Si, l'agenda è quella dove bene o male ci siete, o ci finirete, un po' tutti. E poi ho fatto qualche cazzata, più o meno grande, tipo rubare la macchina di papà. Io non pensavo fosse cosa così grave, nei telefilm succede regolarmente, tutalpiù visto che sempre in quest'estate ho preso una patente, allora mi dico: usiamola. Il particolare che la patente l'avrei presa 12 giorni dopo il furto non è interessante e utile ai fini del racconto. Avendo fatto scaturire le ire della madre, abbiamo deciso di comune accordo che dovessi cercarmi un lavoretto. Io lo cercai più che altro per avere soldi per andare in qualche viaggio degradante dove prendere qualche malattia dal nome strano, lei per insegnarmi cosa vuol dire lavorare bla bla bla. Poi grazie alla C, grazie C, ho trovato. E come Troia trovò la disfatta accettando il cavallo, io trovai la disfatta accettando il lavoro. Primo, mi tagliai i capelli dicendo addio al mio tanto amato ciuffo che ancora non è tornato. Tagliai sotto indicazione della "Signora" (Signora è la capa dell'hotel, tutti la chiamano così, pur sapendo tutti che il suo nome è Vera e che probabilmente sta col marito solo per i soldi, lui più vecchio di 3 generazioni e tutti e due dotati di amanti. Gli amanti sono noti a tutti. A me, sto "Signora" mi ha sempre fatto pensare ad un alone mistico intorno a lei, tipo la Signora di Fatima. Solo che invece dell'alone aveva la ricrescita e la pancia tonda tonda), taglio che abbandonai solo per lasciar posto alla cresta da mohicano, chiaro tentativo di farmi licenziare o per lo meno accumulare sfavori da parte di essa. La cosa non funzionò, lei aspettò che ricrescessero dicendomi ogni volta come stessi meglio, io ogni sera piangendo davanti allo specchio me li riaccorciavo e facevo bamboline woodoo. Dal momento in cui scoprii che dovevo fare tutti i giorni 10 ore, entrando lì alle 12 e uscendo alle 22, attuai il mio piano AUTODISTRUZIONE. Da quel momento non mi interessavano più le paghe e il resto, l'unico mio scopo era farmi licenziare. Ero conosciuto per usare di continuo il cellulare tanto che i miei colleghi crearono l'"ufficio"il luogo dove tenevo il cellulare e dove, in qualche modo, ricevevo stimoli celebrali dal mondo esterno. In qualche modo perchè il campo era davvero poco. Mangiavo di tutto per una spesa di 30€ giornalieri, quando avrei potuto bere solo acqua e usavo internet, solo nell'ultimo periodo, per prenotare altri hotel. Nel mentre odiavo tutta quella gente finta-ricca che mi rompeva il cazzo per avere coca(cola) e sprite, osso duro, vaffanculo. Ogni tanto fantasticavo su qualche padre di famiglia. Altre maledicevo tutti. Sta di fatto che il mio tentativo di farmi licenziare fallì, e l'unica cosa che riuscì a fare fu finire prima, non il 15 settembre ma il 10. Ovviamente come compagni di lavoro avevo un 45enne fallito che si scopava le mogli degli altri nelle sue pause cesso che regolarmente duravano dai 30 ai 45 min cad. e una ragazza disadattata che dopo un po' sbottò e mi ruppe il cazzo tutti i giorni. Lei cercava in lui la figura di un padre, lui le sparlava dietro. Lui aveva l'insana attitudine a mettere zizzagna dovunque, ma lei persisteva. Ah comunque, le ore poi me le calarano, da 10 a 6.40, dopo che minacciai di licenziarmi. Uh poi arrivò anche "il rumeno" che sniffava coca nei cessi e contrabbandava Iphone con il bagnino. Ovviamente non sono quasi più uscito durante l'estate, e in un attimo mi sono ritrovato che era finita. La mia lista è poco cresciuta, il mio colore ha rasentato il cadaverico, ma tanto meglio, perchè l'abbronzatura è volgare, tipo Jersey Shore. Però in compenso, metti lo stress, metti che in qualche modo mi muovevo, sono sceso a 49.5 kg. Ho capito che a me lavorare fa schifo e che mi impegnerò per portare avanti il mio sogno di essere mantenuto. Ho capito che all'Hotel Dante gossipgirl ci sguazzerebbe, se non fosse che ogni singola persona lì dentro, è davvero una persona triste sotto tanti aspetti. Ho capito che gli adulti sono come i ragazzi, solo più grandi e con stipendi. E ho capito che il lavoro non nobilita affatto l'uomo. Ma tralasciando la parentesi lavoro, in quest'estate sono comunque successe cose buone. Ho trovato soldi da spendere, ho preso una patente e sono entrato nella mia scuola di moda, 3 su 290 è il mio posto in graduatoria (e qui smetterò di dirlo a tutti). Ho un Blackberry e ora non avrò di nuovo tempo libero perchè inizio la scuola. Ma si sa, se il liceo è stato il mio regno, non può essere così male l'università.
Allora preparatevi, i guai son tornati.

XOXO
E.