26/02/10

Fashion

Gli anni zero sono appena finiti: vuoi darci un parere qualificato dal punto di vista dell’immagine e dello stile sulla decade appena trascorsa?
Dieci anni turbolenti. Prima avevo le idee molto più chiare sul come definire questa decade, ora non più. Non so dove stiamo andando. C’è stata una tale rivoluzione e insieme questa recessione economica che ci ha messi tutti in ginocchio, che questo ha fortunatamente rimesso tutto in discussione. Lo scorso decennio è il caos, potrei definire quelli “gli anni dell’abuso”, siamo andati oltre la misura. Prima di tutto nelle collezioni: si chiedeva ai designer di produrre una collezione ogni tre mesi. E di renderle vendibili, appetibili, al contempo di fare anche immagine...ma questo non esiste. Inoltre abusi di collaborazione tra designer e stilisti, come dicevamo prima. Abuso della potenza dell’immagine, io dico sempre “la moda è come un tavolo a 4 gambe, ogni gamba ha il suo ruolo”: immagine, prodotto, marketing, commercio. Se una di queste gambe non è uguale all’altra, il tavolo non sta dritto. Ora c’è un re-setting, un ritorno alla misura: come una slot machine che fa “beeeng” e tutto cade a terra. Io non so dove andremo, ma so dove siamo finiti: siamo finiti oltre.
Io credo che gli anni 0 di cui qualcuno cantava: "cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zero", siano stati il nuovo inizio della moda. Per la prima volta ho davvero visto una libertà nel potersi vestire. L'unica similitudine potrebbe essere con il movimento hippie degli anni 60, pur essendo diventato moda lui stesso. Degli anni 0 non riesco a dare una linea comune che accomuni la moda di dieci anni. L'aderente? Forse, il tutto reso scheletrico, ma a parte questo? è stato un momento dove il vintage, l'usato è tornato di voga, un modo per non buttare via nulla e un modo per riapprezzare le radici. Un modo, a volte, per trovare un nostro gusto in un momento della moda che non lo offre. è stata la decade del trasandato, della libertà di poter apparire un barbone, se ti andava. Negli anni 0 ognuno è stato stilista di sè stesso. è stata la decade dove sono diventati importanti certi stilisti. Per me gli anni 0, sono stati fighi, anche se non li potremo raccontare.

Perché le donne che lavorano nella moda sono sempre acide?
Forse perché è una questione di dipendenza. Le donne della moda dipendono dai vestiti come i tossici dalla droga. Tutte noi vogliamo un vestito, è una febbre…
E quindi c’è astinenza?
E l’astinenza crea acidità. Come nei tossici e io sono la prima.
Le donne della moda non sono acide per dipendenza. Le donne della moda sono acide per INdipendenza. Per la prima volta sono davvero le protagoniste di un settore in cui nessuno può competere con loro stesse. La moda è donna, la moda è donna e gay. L'acidità deriva dal sapere che nessuno può dirle come fare il proprio lavoro, sono donne con le palle e donne che non sono schiave degli uomini, almeno che non si chiamino Dolce&Gabbana o Valentino. Penso che la loro astinenza dai vestiti non sia di per sè radicata nei vestiti stessi, è radicata nella società, nell'apparire. Io indosso dei vestiti che mi piacciono e mi fanno sentire bello, quindi potrei tenere su quelli tutto il tempo, ma no! Devo cambiarmi d'abito perchè è così. Non sono mai andato al liceo per due giorni di fila nemmeno con lo stesso paio di jeans, credo me l'abbia insegnato la Carol più che la vita stessa. Però è vero, indipendentemente da dove nasca il bisogno, se si inizia, non si sarà mai sazi. La mia visione è poi distorta, io non voglio abiti firmati a tutti i costi, io voglio solo tanti vestiti da intercambiare, io sono la Barbie di me stesso. Preferisco, a una giacca firmata da 300€, rifarmi tutto il gurdaroba in un negozio vintage dove ci sono abiti e accessori a 3€, se sai portare le cose, nessuno saprà se è firmata o meno.

Nella moda ci sono uomini eterosessuali?
Quei pochi che ci sono, sono quelli che non lo sanno di essere gay. Diffidate degli eterosessuali che lavorano nella moda: non ve la stanno raccontando giusta.
Questo è per voi, ragazze, e sapete a chi mi riferisco. Mi sembrava strano che in un'università di moda ci fossero tutti quegli etero.

I gay hanno una marcia in più nel mondo dell’immagine?
Sicuro. Quello che accomuna le donne della moda ai gay della moda è questa tossicità. È una cosa femminile, una tossicità per l’immagine, per l’apparire: ma come tutte le cose tossiche, più ne hai nelle vene, più sei intossicato. Attenzione alla misura, quindi.
Io non credo che sta Anna colga a pieno il senso delle domande. Io avrei risposto: I gay non hanno una marcia in più, solo hanno la fortuna di appartenere ad un grosso clichè. I gay, sanno vestire una donna, sanno cosa piace. I gay spendono semplicemente 5 minuti della loro vita, come minimo, ad informarsi su cosa va di moda, l'unica differenza con gli uomini etero.

Tu l’hai passata questa misura?
Ma certo. Io sono nel tunnel. C’è questa bellissima fiaba “Le scarpette rosse” dove si racconta questa dipendenza benissimo. Una bambina balla con queste scarpette rosse, fatte in casa perché non aveva soldi, erano bellissime e tutti dicevano WOW, che belle scarpette rosse. Quindi lei diventa famosa per queste scarpette rosse e perde il senso della misura, comincia a farle tutte luccicanti e magiche, ma queste scarpette poi iniziano a camminare troppo veloci, finché la bambina si schianta contro un albero.
Le fiabe sono tutte una droga, una grande bugia. Ti drogano di bugie in attesa della speranza. Anche se credo che la fiaba che renda meglio il concetto sia la sirenetta. Lei è stanca di quello che ha, una sola coda che non può intercambiare mai allora decide di andare nel mondo degli umani dove le ragazze hanno suntuosi abiti colorati, ma il prezzo da pagare è imparare a stare sulle gambe che ad ogni passo è come avere 100 coltelli nella carne, è come imparare a camminare sui tacchi. Ma la giovane creatura del mare ne vuole sempre di più, vuole anche l'amore, non si accontenta più dei vestiti cheap di Zara, punta alle grandi firme, quelle che pochi si possono permettere e quando star per arrivarci? Muore. Schiuma del mare.
Intervista tratta da:
http://www.gay.tv/articolo/3/10516/Anna-Dello-Russo--intervista-stupenda
XOXO
E.

24/02/10

Swallo(ve)w

Pensavo fosse nella natura umana, davvero. Pensavo fosse automatico e normale come la mia tenenza a infilare prima la scarpa, la gamba dei jeans e la calza destra. Pensavo davvero che l'uomo avesse la tendenza a fuggire. Fuggiamo da tutto. Le responsabilità. L'amore. I problemi. Il freddo invernale. A volte fuggiamo per sempre, a volte ci torniamo sopra. Perchè alla fine siamo tutti un pò uccelli dentro. Migriamo al caldo tropicale quando qui arriva il freddo, siamo le rondini che segnano la primavera. Perchè prima o poi torniamo sempre, o no? Ero davvero convinto che se nasci in un piccolo paesino poi avrai, per forza, la necessità di fuggire. Pensavo che a nessuno piacesse baciare ragazzi che molte altre hanno già baciato, perchè il mercato non è molto vasto in un paesino. Pensavo che la tranquillità del nulla non fosse che il riflesso della vita frenetica che ti può aspettare in grandi città dove non sei nessuno e dove puoi essere chi vuoi. Pensavo che il nulla non fosse altro che la punizione per una qualche colpa passata. Eppure c'è chi sta bene in un paesino, che alle grandi città dice no, troppo fumo, inquinamento, troppo stress e caos. E se ci sentiamo destinati ad una grande città? Allora penso che siamo sempre uccelli, in trappola. Come quegli uccellini che in gabbia pensiamo ci stiano stretti ma se lasciati in balia della natura moriranno subito, siamo in una gabbia dentro una gabbia? Perchè, a mio avviso, a volte ci piace solo lagnarci. Vogliamo l'uomo che non c'è e la città che non abbiamo, ma quando siamo li per conquistarla, alla fine il paesino ci sta bene. Continuo a pensare che i paesini siano l'eco di qualcosa di più divertente. Mi chiedo se un ragazzo spostato in una grande città, conosciuta la vita, sarebbe una rondine o lascerebbe la gabbietta per sempre e si stanzierebbe lì, affrontando anche il freddo dell'inverno. Nasciamo in corpi sbagliati, sessi sbagliati, città sbagliate e nazioni sbagliate, mi chiedo se Dio sia solo sbadato o ci voglia insegnare qualcosa. Teniamo i nostri uccellini da compagnia in gabbia perchè li amiamo o perchè ci annoiamo? Credo che alla fine di tutto l'uomo possa dividersi in due categorie delineate da una sottile linea di confine. La prima, è la noia. La seconda, la voglia di vivere, l'ottimismo. E mi chiedo, camminando su quella linea, incessantemente, quand'è che smettiamo di essere annoiati o eternamente ottimisti? Forse l'uomo non fugge davvero, forse l'uomo ha semplicemente la tendenza a farsi del male.

XOXO
E.

11/02/10

Don't be so McQueer.

Cristo, non bastava scoprire che il ragazzo che mi piace è mio cugino? Ok, cugino in una modalità molto alla larga, ma rimane comunque parentela. Mi sento molto come Karen di Mean Girls. Invece no, doveva anche uccidersi McQueen. Il che non dovrebbe causare danni, invece no, ne causa di più di un metro di neve. Un metro di neve per i treni di Trenitalia, si intende. Si perchè viviamo in un mondo dove se non ti omologhi non stai bene. Che poi è più o meno la storia delle etichette, io non sono emo però mi vesto come loro. io non sono truzzo ma ascolto solo la tectonik, non sono gabber ma picchio i gay. Ecco, nel 2010, siamo arrivati ad avere anche l'omologazione intellettuale, soprattutto se sei gay. Perchè è inutile che piangi se è morto McQueen, è inutile in special modo se piangi solo perchè lo fanno tutti e perchè sai che devi, come il segno della croce appena entri in chiesa. Perchè per voi McQueen non era altro che una collezione di scarpe oscene, che sempre per l'omologazione diventavano fighe. Quello che conciava Lady GaGa come una scema, altro vostro mito che amate perchè amano altri. Era tante pagine patinate su Vogue. Insomma era un estraneo che disegnava e creava vestiti che non avreste potuto acquistare nemmeno vendendo un rene, ed ora, però, lo piangete. Io, guarderei, la prossima volta che andate al Liddle, se c'è un cervello in offerta, basterebbe anche un kg di personalità ma li si chiederebbe troppo. Perchè se avete pianto anche per Lady D e Michael Jackson allora preparatevi perchè moriranno ancora tante e tante persone. E poi, diciamocelo chiaro, è uno che si è suicidato, almeno Versace l'hanno ucciso, facendo più scena. Perchè dovremmo piangere uno che non ha avuto le palle di vivere, di affrontare al vita? Dante li piazzava nel 7 cerchio, 2 girone e noi dobbiamo commiserarlo invece? Sono convinto che il suicidio sia egoismo, come l'amore. O semplicemente una forma teatrale di morte. Se siamo sopravvissuti alla morte della donna che ha creato la moda del 20 secolo penso potremmo superare anche questa.
Forza ragazzi, l'unione fa la forza!

Piccola notazione dopo la lettura dei primi 3 commenti: Io non ho una mentalità cristiana, ho una mentalità mia, questo mi permette di dire cosa penso senza l'influsso esterno, senza la dannata omologazione. Se questo comporta prendermi della mancanza di sensibilità, ah dì, sarò insensibile. Ma mi chiedo: Voi che piangete per uno stilista, voi che siete sensibili, siete quelli che poi piangono ogni minuto, quando in Africa muore un bambino? O per avere le vostre lacrime si necessita di un tacco 12 e tanto cash?

Ps: Potrete cercare di demolirmi quanto vi pare, ma vedete, non mi importa che ne parliate bene o male, l'importante è che se ne parli.

OH, PLEASE
E.

08/02/10

We don't wanna be any desperate housewives.

Forse nel 2010 le ragazze lo stanno capendo o forse lo hanno sempre saputo. Intendo quella piccola differenza tra l'uomo e la donna. Perchè la donna vuole soffrire, l'uomo svuotare l'ormone. Lo vedi il sabato sera, lo vedi a scuola, lo vedi e basta. Lui si aggira impettito alla ricerca di una compagna, non importa se di una notte o più, lui vive il momento, d'altronde gli spermatozoi hanno una vita così breve da non vedere neache sia l'alba che il tramonto. Lei, se è innamorata, aspetta il suo lui. Il punto, è che non serve essere innamorate, le ragazze ce l'hanno nel dna. Vogliono starci male. Lui non ti caga, lui è perfetto. Perchè a volte arrivano a dire cose tipo: Pur di averlo sono disposta a condividerlo con un'altra. Beh il ragionamento non è accettabile da tutti tutalpiù se giustificato dal fatto che "intanto ce l'ho, poi al resto ci pensiamo" ragionamento accettabile anche perchè penso sia meglio starci male per uno andandoci piuttosto che non avendolo proprio. Una volta ho conosciuto una davvero fuori. Mi disse che un giorno mi avrebbe raccontato della sua storia con Pierre, pensai che sarebbe stata carina come cosa, magari ne usciva un post, fino a quando non scoprii che Pierre era quello dei Simple Plan e sta qua si contorceva dal dolore se lo pensava con altre e non potendolo toccare toccava i poster. Le donne vogliono starci male e basta, e probabilmente ci piacciono gli uomini per quello, perchè a noi piace lamentarci, e loro, con il loro essere, ce lo permettono. Se poi non sei una donna e neanche un uomo, in tal caso sei gay, le cose potrebbero cambiare. Perchè, apriti cielo, se si vuole analizzare quel mondo. Una volta un ragazzo mi disse: Ah no, io assegno un numero a tutti, da 1 a 10 e poi più è alto più ha la priorità. I gay ti trasformano in un oggetto, i gay sono amici delle donne perchè poi, pur essendo superficiali come il centrino di pizzo di mia nonna, ci stanno male. Vogliono essere numeri sempre più alti, a nessuno è mai piaciuto un 5 o un 4, tutalpiù a scuola, e in quel caso speri di essere nato in Germania dove fanno il contrario, se prendi 1 è come se prendessi 10, ed un gay vorrebbe attuare questa teoria a tutto. Ma i gay alla fine sono più frivoli, senza troppe moine, vanno con uno, ci scopano, ci stanno insieme, si lasciano, se si ricordano ci stan male e poi tutto da capo. L'uomo gay è per la coppia aperta. Una donna è per un party a porte chiuse dove l'unico modo di entrarci è l'invito, cosa che consegna lei, e di solito ci sono sempre solo due inviti. Un maschio, etero, è per un motorshow, dove gode vedendo delle macchine esposte e poi nota la carrozzeria della donna, sempre seconda alla macchina. L'amore è un casino, c'è chi si ostina a cercarlo, chi ci gioca su e chi non se ne fa un problema, almeno che tu non sia arrivata a 30 anni e hai una crisi di mezza età perchè l'Auri dice che i 30 sono i vecchi 40. Quindi, vogliamo davvero trovare l'anima gemella, stare in casa sempre con la stessa persona e spendere soldi per pannolini e biberon? Sono nettamente convinto che sia l'opzione finale, quando ci siam stufati di soffrire e abbiamo raggiunto un buon numero di storie da raccontare. Perchè si sa che il destino delle ragazze sarà quello di raccontare le proprie avventure, sedute ad un tavolo bevendo margaritas con le amiche, e prima che il marito ritorni capiremo che siamo più disperate di quel che pensavamo, che abbiam perso la possibilità di scopare a destra e ammanca, ma almeno dopo, quando vomiteremo tutta la notte i margaritas, con l'uomo che abbiamo sposato, in ginocchio, accanto a noi a spostarci i capelli dal viso, sapremo che non potrà lasciarci almeno che non ci paghi gli alimenti e a quel punto capiremo che in fondo, siamo state noi le furbe e che soffrire per la cotta del liceo era meglio che tutto il resto.
Ma se il ragazzo per cui ci disperiamo ci stesse, cosa accadrebbe? Sarebbe l'amore? E cosa racconteremo ai nostri figli? Sei il risultato di una disperazione infinita e della voglia di svuotare l'ormone del tuo papà?

XOXO
E.

04/02/10

Love is my odyssey.


Perchè svegliarsi alle undici con qualcuno che suona al citofono per quattro volte non è bello, tutalpiù se pensi che sia la polizia. Allora lasci perdere e torni a letto, anzi continui il sonno perchè dal letto non ti sei proprio alzato. Ma se fossero stati i ladri non avrebbero citofonato, i testimoni di Geova non penso, anche perchè già ho difficoltà col Dio sotto cui mi hanno battezzato, se fosse stata la pula avrebbero sfondato la porta e per la prima volta nella mia vita qualcuno mi avrebbe ammanettato, Amen. Controllo tra la posta che il padre porta di sopra e scorgo questo foglietto in carta velina tipo, POSTE ITALIANE, sono salvo. E poi li, in calligrafia e con il vigore della seconda copia della carta copiativa T.T. Ommerda l'ha fatto.
E: T, hai spedito la maglietta?
E poi tira fuori una della cose più carine che abbia mai detto.
T: Sorpresa.. L'ho mandata ieri matt e c'era uno sconto se facevo la raccomandata quindi è arrivata subito :) volevo dirtelo ma sarebbe stato diverso l'effetto.
OMD, anni e anni a smontare il genere maschile e poi se ne esce con queste cose. Decido di fare quello che solo io potevo fare: agenda, foglietto delle poste, post it a forma di cuore e sua foto e incollo tutto sull'agenda-diariosegreto-rememberliceo e attacco tutto. Sono così felice della mia opera che chiamo la mamma che credo sia più emozionata di me. Vado a letto felice fino a quando stamattina mio padre mi sveglia alle nove per chiedermi il foglietto così sarebbe andato a ritirare il mio pacco. o_o Cosa?! Mi alzo senza badarlo, entro in bagno, guardo mia mamma muto, mi guarda muta con gli occhi tondi, chiudo la porta tenendo la maniglia e dico: Il foglietto è sull'agenda, incollato. Cosa faccio? 36 minuti dopo sono sulla bicicletta con direzione poste. jeans larghi a scacchi, giubbino a pois, berretta a forma di procione e sciarpone rosso e pochette YSL, se non fosse che qui nessuno ha la più pallida idea che esiste una cosa chiamata plateau si indignerebbero dell'outfit. Sto in fila 45 minuti in cui noto che la piadina mangiata per nervoso a colazione mi sta dando fastidio allo stomaco. Manca una sola persona e poi ci sono io. Un ultimo messaggio alla C e poi panico. Il mio destino si compirà ora, se andrò dalla tipa, sarò salvo, dall'uomo al centro della gente sarà la fine. Si la fine perchè tutti vedranno l'agenda con i cuori. Dio mi è amico. O il Karma. O lo spirito di YSL. e mi fa andare dalla donna: "Dovrei ritirare un pacco che hanno lasciato una raccomandata" (questo è un insieme di tutte le parole che nell'arco della mattinata ho raccolto e collegate da semplici coordinate e verbi, a caso.) "Hai il cedolino?" "Si.." e tiro fuori l'agenda "..solo che per sbaglio ho incollato accidentalmente il coso.." e me la strappa di mano, fa finta di non guardare la foto e la scritta nel cuore e me la riconsegna. Devo chiamare un numero che è scritto nella parte incollata e stabilire l'ora di consegna, come se fosse uno spacciatore. Esco dalla porta d'emergenza ed uno strano allarme inizia a suonare, ma ormai sono fuori. Rimango addormentato perchè l'alzata delle nove mi ha spossato e chiamo, causa sonno o R moscia non capiscono cosa io dica fino a quando non cambiano interlocutore, allorchè mi dice di passare subito se voglio. Arrivo, lei è carina e capisce cosa dico, mi mostra il pacco ed io sono felice quindi mi impegno a fare la firma più carina possibile. Torno a casa e lo apro. E l'annuso, non è il suo odore, il suo odore è salmastro come il mare, perchè è sempre condizionato dall'umidità estiva, ma è un buon odore e sto li un pò, felice. Ora ho una sua maglietta, bianca. è la maglietta bianca più semplice e più bella della mia vita.
Mi sento come Penelope quando riabbraccia Ulisse dopo il lungo viaggio.
Mi sento a casa.

XOXO
E.

03/02/10

10 commandments.

Carrie l'aveva attaccata al frigorifero. Fin l'ha da quache parte nell'agenda nera che non potevo leggere. Tutti, in qualche modo, hanno una lista dei 10 uomini da evitare. Perchè se nel mondo siamo 6 miliardi di cui almeno 2 uomini, vuol dire che le probabilità di incontrarne uno sono pari al 99.9%, quelle di finirci a letto il 40%, quelle di finirci a letto consapevole del fatto che ti piaccia l'80% il che, in ogni caso, prevede l'utilizzo di una scrematura anche per i rapporti sociali basilari. Ergo la mia lista:
1) Il ragazzo che viene da una relazione difficile e sta vivendo un monento difficile. Evitatelo perchè, presto, sarà anche la vostra medesima situazione. Uscire con un uomo difficile rende la relazione difficile. Perchè gli uomini così sono privi di patos, se sono in mezzo alla strada con un bus in arrivo loro non si spostano, sarà il destino a decidere. Perchè a loro tutto scorre addosso, il mondo è difficile ed impegnarsi pure. Trovo sia più produttiva la compagnia della nonna nello spizio, lei, almeno, durante l'ora delle visite, ti chiede se le hai portato le caramelle, non la pistola. 2) Coloro che si vantano di essere bravi a letto, perchè il più delle volte non ci sanno fare. Perchè quegli uomini sono quelli che si sentono soddisfatti se la donna, durante l'atto sessuale, finge l'orgasmo con la stessa intensità espressiva di Aaron Carter nel film Popstar. Ma loro ci credono. Perchè spesso quegli uomini sono quelli che, se sei fortunato, ti accorgi che hanno un orgasmo da un misero "uh". Dirti "Non sai cosa ti farei" non è lusinghiero, è volgare e noioso dopo un pò. Inappropriato al primo appuntamento. Perchè poi ci sono quelli perennemente arrapati che ti desiderano perchè tu li faccia venire ma poi pretendono, o fanno in modo, che tu resti a piedi quando viene il tuo turno. E si sa, nessuno mette Baby in un angolo.
3) Scappate se un uomo è il prototipo delle "mezze cose". Se vi propone una mezza relazione, perchè meno impegnativa, se vi propone un "mezzo appuntamento" dite: no grazie. Perchè le mezze cose non piacciono a nessuno. A nessuno piace un mezzo rapporto sessuale, un mezzo pompino, un mezzo gelato o un mezzo assorbente, perchè perde il gusto della cosa in sè. Perchè spesso si arriva anche alle mezze telefonate e alle mezze telefonate mancate e quando inizieranno le mezze scuse sarete proprio alla frutta.
4) Quello che ha un coprifuoco. Il coprifuoco va bene se sei un teenagers, e in qualsiasi caso hai giorni in cui puoi astenertene..tipo il sabato sera. Se un uomo ha un coprifuoco vuol dire solo guai. Guai che possono chiamarsi: vivo ancora con i miei, che a sua volta vuol dire: volendo non abbiamo un posto tranquillo dove stare e pomiciare in macchina non è sempre il massimo. Un coprifuoco, ancora peggio se prima delle 2, vuol dire avere limiti, sentire il tic toc di continuo ad un appuntamento è piacevole come quando ti fanno notare che tra i denti hai una foglia di insalata ed hai appena fatto la foto di classe o d'ufficio.
5) So che è un luogo comune, che tutti dicono ma alla fine tutti chiudono un occhio, ma mi appello direttamente agli uomini: Vi prego, attenzione con quei calzini! Perchè prima di tutto dovete evitare quelli in spugna bianchi, volendo sono concessi i fantasmini. Con i mocassini non ci vogliono i calzini almeno che non sia studiata la cosa. Ma soprattutto, e qui non transigo, se finiamo a letto, toglieteveli, perchè la vita non è un porno tedesco.
6) Il modello. Il modello è quella sottospecie di uomo che è talmente convinto della sua bellezza da non poterne fare a meno. è il classico uomo che quando a cena tu dici: Ti sta davvero bene quella giacca, lui ti risponde con: Già. Grazie per averlo notato. In quel caso lui non ti amerà mai più della sua immagine, cosa che è probabile ricerchi in tutti gli specchi o superfici riflettenti. Lui ha una relazione esclusiva con sè stesso, tu sei lì..beh a volte solo per informarlo del mondo esterno, quel mondo che lo circonda quando per caso usa un TU o un VOI e non un IO.
7) (Spesso derivante dal numero 6) L'uomo Frigido. Esemplare raro, in quanto appartente alla categoria uomo. Ma è quell'essere per cui il sesso non è importante, non tromberebbe mai. E quando lo fa è proprio giusto per fare un favore a te, che in quanto uomo sei un animale “con certi bisogni fisiologici”. Il frigido è spesso il modello che essendo così bello non sente neanche il bisogno di sforzarsi a fare sesso, perchè il sesso vorrebbe dire solo una cosa: capelli scompligliati. Redimerlo non è impossibile ma richiede una vita d’impegno, sacrifici e tante seghe.
8) Uomini, Non dividete i conti a metà. Le donne sostengono di volere la parità dei sessi, ed è vero. A volte però, specialmente se stanno valutando l’idea di fare sesso senza aspettare troppo vogliono essere conquistate.
Estrarre la calcolatrice spezza la magia del momento. Lo stesso vale per la fine di un appuntamento: la possibilità di fare sesso aumenta radicalmente se offrite di pagare il taxi e, una volta per strada, le suggerite di venire da voi. Se siete gay, non vi è problema, si sa benissimo chi lo darà, e questo vuol dire pagare. Se non si coglie quel particolare, se inviti..paghi. Se no andavamo al cinema.
9) L'uomo che al primo appuntamento fa pipì. E si, capita spesso. Il fascino dell'uomo è che può tenere la pipì per più di 1 ora, a differenza di una donna. Quindi se siete al fatidico appuntamento e sta per scattare il quarantacinquesimo minuto e lui va a fare la pipì, magari fermando la macchina e facendola sui lati di un fosso, consegnategli un fazzoletto e ringraziate per il tempo passato insieme. Il fazzoletto è consigliabile perchè l'idea dello scrollo mi disturba. Scrollo = no lavoretti successivi, Nota per i maschi in ascolto.
10) Gli eterocuriosi. Il mondo ne è pieno, tutte forme, gusti e colori. Gli eterocuriosi sono quella categoria riassumibile in mipiaceprenderloosucchiarlomaingirodicodiessereunosventrapapareconilmiofucile. Sono i peggiori, per loro sarai sempre il segreto di una notte. Nessun giro in centro e se qualcuno gli chiederà perchè sono sempre insieme a voi magicamente sarete l'amico del liceo o il cugino proveniente dal Canada. Un Canada in cui si parla italiano, ovviamente. Sono i peggiori perchè non sanno che it's ok to be gay.

Personalmente 10 bastano, 10 come i comandamenti.
In cui, l'uomo deve sapere, che il più importante è il primo: Non avrai alcun dio all'infuori di me. (Tutalpiù quello nelle tue mutande non è una divinità e nè il messia che diffonde la pace dei sensi.)

XOXO
E.