27/09/09

Sweet taste, fly away.

Stavo pensando a come sia strano quando vedi qualcuno dovunque. Dovunque che poi è da nessuna parte perché non è lui. Cioè, gli occhiali son quelli, l’altezza pure. La pancetta ci siamo. Ma poi boh, alla fine perché dovrei vederlo? Stavo pensando agli uomini, in generale. Agli uomini oggetto. Agli uomini accessori insomma. In un momento in cui ne facciamo sempre più sfoggio, noi vogliamo questo uomini accessori. Accessori che poi, per dirla tutta, non può avere una altra donna e che dopo poco diventano della stagione passata, quindi li smettiamo. Se nulla è per sempre, nessuna moda dura più di sei mesi. E questo mi porta ad un’ ulteriore riflessione: gli uomini e la moda, sono collegati? Si dai, insomma nei 70 andava l’uomo audace, con ideali, un po’ fricchettone ma ora preferiamo che non ostenti troppe volontà nel momento della scelta. Nei 70 si riteneva un pompino atto di sottomissione da parte dell’uomo, ora la donna, nell’atto, ha in bocca il fulcro vitale dell’uomo. Negli 80 andava l’uomo libero, molto “fate l’amore e poi rifatelo” e la guerra la lasciava a qualcun altro, ora preferiamo un uomo che magari non si è scopato tutta la città, o magari solo in un certo numero che, posto su una lista, ci renda orgogliose della nostra più marcata bravura, o sfacciataggine. Perché se il nostro numero è maggiore magari rischiamo di passare per facili, ma alla fine ne siamo felici e mentre vai nel bagno a struccarti sorridi allo specchio. Nei 90, poi, è stato il momento dell’uomo dolce, quello sensibile che quando lo fate piange e scrive poesie, ora sappiamo che era gay, e se passava tanto tempo con Luigi c’era un motivo. Ed ora, abbiamo la moda che sembra durare da un po’, la donna vuole lo stronzo. Vuole starci male, contorcersi in mille viaggi mentali chiedendosi cosa stia facendo, se la pensa e se sta andando a letto con altre. Perché alla fine tutte siamo fashion victim e tutte abbiamo avuto un accessorio alla moda e se oggi ne hai uno degli 80, non ti preoccupare: è vintage. Credo che il mio accessorio, però, sia difettoso o, addirittura, della prossima stagione. Non mi scrive. Non mi caga. Se la fa con un altro, o qualcosa del genere. È come avere una pochette rossa ed essere vestito solo di giallo, difficile da portare.
In attesa del nuovo numero di Vogue e frugando nell’armadio della mamma,

Ps: Parlando con un lettore mi è capitato di sentire una curiosa teoria: lui non è un accessorio perchè pensante e parlante. L'uomo accessorio è anche quello, le donne non vogliono più fidanzarsi con Ken o Big Jim, un essere che respiri e con il dono della parola, è gradito. è la donna stessa che lo rende tale. Perciò attenti ometti, nessuno è salvo. Tremate tremate le stronze son tornate.

XOXO E.

Nessun commento:

Posta un commento