12/08/09

S.O.S means Same Old Story.

E alla fine è arrivato anche oggi. Hiuppi. Già. Finendo in tragedia. Non son bravo a mantenere stabili le cose. Ma partiamo dall'inizio.
Ore 9.20 prendo l'autobus per andare da lui. Posto in prima fila, più spazio per le gambe. Prima di partire viene da me il controllore-guidatore e mi fa: "Non puoi stare qui" mi guardo intorno, si parla con me. "Scusa, perchè?"
"Non sai leggere?"
"Cosa?"
"P o s t o r i s e r v a t o" e così leggo quel cartello che non avevo minimante notato.
"Ah già."
"..."
"Ti sposti?"
"Senta, qui dice: Posto riservato a: persona anziane, invalidi e mutilati, portatori di handicap, il mio cuore le ha tutte. Ha più ricordi di un vecchio di 40 anni. è stato ferito tante di quelle volte, quindi mutilato e non sa amare, quindi handicap"
"..."
"Non dobbiam partire?"
"Si" e parte.
Aspetto 1 oretta in pineta, momento in cui la mia mente inizia a vagare e l'agitazione salta. Agitazione che capisco essere data, non dal momento in sè, ma dal non saper bene come salutarlo, gli abbracci e i baci con lui sono sempre stati problematici. Chiedo consiglio alla mia migliore amica. Ha sempre dei punti da seguire. Oggi, per me, 5:
1) Cerca una macchina abbastanza pulita che rifletta la tua immagine per vedere come stanno i capelli
2) Pensa ad un posto in cui andare con lui, tanto la prima cosa che ti dirà sarà: "Cosa facciamo?"
3) Preparati qualche frase da dire nel caso in cui in un momento di imbarazzo piombi il silenzio.
4) Non dire le seguenti parole: donna, fammina, femminile, girlie, signora..Lui è nella fase di trasferimento da ragazzo a ragazzo-gay. Potresti confonderlo
5) Guardalo dritto negli occhi e digli: T come TIAMO.
Memorizzati.
Poi inizia tutto. Sempre bello, tranquillo, alto. Un pò come l'albero delle elementari.
Bagno insieme, delle solite gare le vince tutte. Conclusione non so tenere il respiro, non faccio abbastanza capriole in acqua e la mia verticale è storta.
Arriva il momento pranzo dai suoi. "Vuoi fermarti da noi?" "Ah..Ehm. Grazie" "Abbiamo della pasta" "Dell'insalata andrà più che bene". Poi la notizia si è diffusa, a quanto pare per loro pranzare con dell'insalata è impensabile. Ma la cosa peggiore è lo stare a tavola in sè. Rimpiango di non aver mai studiato etichetta. Niente gomiti sul tavolo, di solito mi ci stendo su. Provavo a tenerli stretti a me, ma o facevo quello o masticavo. Forchetta a destra e niente coltello, l'insalata era più grande di me. Non parlare con la bocca piena, l'insalata era più grande di me, già detto? Quando ho sentito: Testa alta! Panico. Mi è andata di traverso quella trapunta di insalata. Per dessert, domande se volessi altro, appaio un bambino del biafra? Anche se non credo di piacere molto lì. Poi di nuovo con lui. Ormoni a mille. Usiamo il pc, gioco dei pokemon o Xena, livelli culturali alti. Schiaccia X e Z. X, mi eccito. Z, sbavo. E pone una mano sulla mia. è la fine.
Poi la spiaggia in cui mi chiede cosa voglia dire ma lui stava bene lì, vicino al cuore nella mia testa l'immagine di io che l'abbraccio, almeno fino a quando mi sveglia dal sogno. Perchè poi è ora di prendere il pullman di ritorno, e succede il finimondo. Trova il numero del suo amico nel mio cell, mai usato. Intendiamoci, l'avevo per distruggere l'amico, non per provarci, non che a lui interessi se vado con altri, credo che in definitiva non interessi proprio di me :]
E lo mando via. E se ne va, mi pianta li come un idiota, con un bus che non arriva. Questa sera dovevamo vedere le stelle insieme, niente. Sono cattivo.
Domani deve andare in bici.
Venerdì parte. è sempre bello vederlo.

Depression mode on.
Eph.

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